domenica 6 giugno 2010

Non è mai un si


Non è mai un si
se lasci
che s’alzi un muro
a labirinto cieco:
le voci si disperdono
tra pietre ormai corrose
e ai vuoti delle crepe
-tra ostacoli invisibili-
risponde solo un’eco.

E’ resina brunita
che cola dalle orecchie
-fin sui vestiti-
di tappi in ceralacca
come sigilli a chiudere
segreti inascoltati,
da timpani ostruiti,
offesi o solo ottusi.

Non è mai un si
se lasci
che lacrime sincere
secchino al vento:
gole affamate d’aria
ingoiano i detriti
e muoiono preghiere
-negli occhi supplici-
scambiate per assedi.

Si levano gli scudi
e s’ergono montagne
e -tra le rocce dure-
sono i cristalli puri
raccolti in una mano
il premio per chi sale
e -sulla cima più alta-
il fiore del sapere.


2 commenti:

  1. Grazie, Francesco! si, era proprio a te che mi riferivo: sei un mito nel campo dell'informatica ;)

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