domenica 13 novembre 2011

Lenzuola al vento


Sono voci sommesse
e preludio alle intenzioni.
Per quanto impercettibili,
sogni e pensieri
crescono in fretta sulla spola:
se ne distingue il respiro
e se ne coglie il suono.
Le mollette marciscono
sotto la pioggia incessante
e ogni volta si libera un vincolo
nei legami del nodo scorsoio.
Sull’asse da stiro ora giace
il cestino del nuovo bucato,
non è mai tutto bianco:
la camicia è macchiata di rosso
e il lenzuolo si è stinto
dei troppi lavaggi nell’olio
alla fonte del laido frantoio.
Cercheremo di attingere
all’antica saggezza dei nonni
e useremo la vecchia saggina
per spazzare le inutili iperboli
e scoprire negli angoli angusti
tra cenere e polvere
i residui del fiore di sale.



venerdì 4 novembre 2011

L'eternità di un mentre



Scucivo e ricucivo
quella mantella rossa
e frantumavo gli attimi
- come uno schiacciasassi
che affonda nella torba -
per poi schiantarli
come moschini sul parabrezza.
La nebbia nascondeva gli Appennini
agli occhi avvinti dal terrore
e snocciolavano i rosari
i salici piangenti sul crinale
mentre qualcosa di irreale
saliva fino ai fianchi
divorando l’altopiano.
Restavo muta a misurare
il peso di un presagio
- solo un gelido fiato -
e poi il mio cuore battere
sulle lancette ferme
di quel solo istante
nell’eternità di un mentre
che tutto ha preso in pegno
senza nulla rendere.