venerdì 11 giugno 2010

L'ascolto


Eppure ci deve essere
nel cerchio di un compasso
-che è pure linea retta-
tra versi piani e sdruccioli
lo spazio di un riposo.
Le guerre si susseguono
-pur senza gli armamenti-
e ad ogni alba e tramonto
si perde un sacramento.
Voci e clamori offendono
coscienze risvegliate
e non si muove azione
intorno a nuove attese.
Basta sederti a un angolo
sul crocevia del cielo
-col viso volto ad ovest-
a cogliere un ascolto.
Ed il silenzio forte
avvolge i tuoi pensieri
-come una coperta calda-
e culla come un dondolo
l’albero della quercia
i tuoi germogli nuovi
-nati tra i suoi-
Ritrovi le parole
nei sospiri delle fronde
e l’acqua più dell’aria
-di quel che sei e sarai-
tra rocce e sabbia
conserva la memoria.

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