lunedì 21 giugno 2010
La seduzione della fede
Esercita il potere
della vita
questo groviglio
di bene e male,
di petali e di spine.
Per quanto non voluto,
eppure ce l’ho dentro
il pathos della tragedia.
Lo accetto solo in nome
di una grecità
che mi appartiene,
per nascita e per geni
più che per educazione.
E d’altra parte,
non ci è data scelta:
c’è sempre una discesa
prima di una risalita.
E mi avventuro
tra le parole arcane
di scritti apocrifi
e filosofie orientali,
per ricercare il verbo
di una verità ormai muta,
chiusa in un antro buio,
dove fantasmi fluttuano,
perduti nelle tenebre,
e dove la luce
è solo una candela.
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