giovedì 10 giugno 2010

Altri sentimenti



Afferra le mie mani

con enfasi da telenovela

e rosso in viso,

tra i solchi di una ragnatela

scavati dal tarlo della gelosia,

mi supplica : "Aiutami"

e io gli svuoto gli occhi

divincolandomi da strette

non più subite, ormai.

E’ vecchio

questo sentimento snaturato

e si rinnova ogni volta

il senso di fastidio

per l’indifferenza martoriata

dai ricordi di percorsi consunti.

Ti vedo stretto a me,

come un’icona santa

nella penombra

di una chiesa sconsacrata,

in un punto preciso della mente

dove fluttuano pensieri inconsistenti

e la memoria dei desideri

non può più niente.

" Mi abbandoni?" è la domanda

in risposta al mio silenzio impotente.

Ed io posso solo accarezzare

le chiome rade

di un salice piangente,

rimandando ad un altro domani

la messa in scena di una viltà

che forse è solo amore.


3 commenti:

  1. È semplicemente fantastica!
    Una struggente fotografia della realtà...
    (la mia, quantomeno!)
    ...rimandando ad un altro domani...

    Grazie Maura.

    Un abbraccio
    Namastè

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  2. Grazie Rosa, felice di aver condiviso con te!
    Spero di leggere presto qualcosa di tuo: scrivimi!

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