venerdì 28 ottobre 2011

Profezie

Sento che c’è uno scopo
in questa lunga attesa.
L’aria è compressa da troppo tempo
e non sarà lo scoppio a risvegliarci
un giorno in mezzo alle macerie,
ma la sua naturale espansione.
In piedi, lo sguardo verso il sole
resto a scrutare l’orizzonte
senza timore di abbagliarmi.
Sarà di certo un vento nuovo
a levigare il dorso del cammello
e una carezza a fondere le gobbe in una:
chè la gemella è solo la contraddizione
di un dio malevolo che più non ci asseconda.
Riaffiorerà dal mare come una grande secca
portando in superficie i pesci nella rete
e polvere di sabbia come in una tempesta
accecherà gli occhi in un solo istante.
Dopo, sarà una luce nuova tutt’intorno
e regnerà la pace sulla terra
perché ciascuno sarà se stesso e l’altro
senza nessuna distinzione di forma.
Un filo sottile passerà nella cruna
a ricucire chilometri di storia,
sarà tutto una discesa l’avvenire
ma oltre l’eternità…io più non so dire.


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