venerdì 4 novembre 2011

L'eternità di un mentre



Scucivo e ricucivo
quella mantella rossa
e frantumavo gli attimi
- come uno schiacciasassi
che affonda nella torba -
per poi schiantarli
come moschini sul parabrezza.
La nebbia nascondeva gli Appennini
agli occhi avvinti dal terrore
e snocciolavano i rosari
i salici piangenti sul crinale
mentre qualcosa di irreale
saliva fino ai fianchi
divorando l’altopiano.
Restavo muta a misurare
il peso di un presagio
- solo un gelido fiato -
e poi il mio cuore battere
sulle lancette ferme
di quel solo istante
nell’eternità di un mentre
che tutto ha preso in pegno
senza nulla rendere.


1 commento:

  1. chiedo cortesemente che venga menzionata l'autrice del dipinto e che lo stesso venga mostrato interamente (senza tagli).
    Juliette Cacciatori

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